Molto spesso gli startupper italiani si lamentano dell’ambiente sfavorevole che trovano nel nostro Paese e puntano il prima possibile a trasferirsi negli USA, che da sempre incarnano il sogno della terra delle opportunità.
Personalmente non ho mai seguito in prima persona delle startup negli USA quindi sarebbe scorretto scrivere un articolo cercando di evidenziare le differenze. In questa sede, invece, segnalerò due o tre articoli da consultare e persone da seguire per capire intanto quali sono le vere differenze tra il nostro Paese e gli USA, e poi per comprendere realmente quali sono le opportunità o le difficoltà dell’emigrazione. Il citare delle fonti inoltre garantisce a tutti i lettori di scegliere il grado di approfondimento con cui affrontare questo importante tema.
Persone che sono partite dall’Italia e hanno aperto una startup negli USA
Se consideriamo (giustamente) anche gli italiani emigrati negli Stati Uniti d’America a metà del secolo scorso il numero di imprenditori di origine italiana negli USA è davvero alto.
Dal punto di vista delle startup digitali una delle persone più note è senza dubbio Marco Marinucci, laureato a Genova è stato poi assunto da Google per una decina di anni fino a quando, pochi mesi fa, si è dimesso per portare avanti alcuni progetti personali tra cui la fondazione di Mind the Bridge che si occupa proprio di creare un ponte tra Italia e USA favorendo l’incontro tra aspiranti imprenditori italiani e VC americani.
Meno recentemente un altro italiano che ha fatto fortuna negli USA è senza dubbio Pierluigi Zappacosta (che ha fondato la Logitech). La lista sarebbe molto lunga da fare e segnalo questi due articoli per farvi un’idea di chi siano queste persone e di come, in moltissimi casi, siano persone comuni il cui successo è arrivato grazie ad una forte ispirazione e una cieca fiducia in se stessi:
- I tre milanesi (rifiutati in Italia) che hanno sfondato nella Silicon Valley (Corriere on line);
- La Silicon Valley parla anche italiano, successo tricolore in dieci storie, ma all’Italia chi ci pensa? (FanPage)
Come entrare legalmente negli USA come imprenditore
La politica di immigrazione negli USA (come è ben noto) è molto selettiva e segue delle regole estremamente rigide. Per comprendere quali siano queste regole potte fare riferimento al sito dell’Ambasciata americana in Italia oppure al sito della Polizia di Stato (italiana). Se prima di gettarvi a capo fitto tra i vari tipi di visto volete fare una valutazione a grandi linee di quali siano le opportunità di ingresso deli USA per imprenditori, troverete molto utile questa inforgrafica (realizzata dal sito Funders and Founders). Leggete anche l’articolo originale per una descrizione più dettagliata.
Ancora una volta ricordo che, naturalmente, al di là di quanto riportato in questo articolo, quello che fa fede è quanto indicato nelle fonti ufficiali (per esempio sito del Dipartimento di Immigrazione e cittadinanza americano), l’infografca prendetela con le pinze.
Altre nazioni, tra cui il Canada secondo quanto segnalato da Reuters.com , sono interessate alla creazione di un visto particolare per favorire l’ingresso di neo imprenditori. Tenete d’occhio questo rumors se siete interessati.
Come si vive da immigrato negli USA in Silicon Valley?
Per quanto mi riguarda il sito di riferimento per quanto riguarda la vita da emigrato dall’Italia resta Italiansinfuga dell’amico Aldo, dove potete trovare molte testimonianze di pesone che hanno lasciato il nostro Paese in cerca di fortuna all’estero. Segnalo alcuni articolo interessanti ma ce ne sono moltissimi altri da leggere:
- Il percorso che mi ha portata a lavorare per Google a San Francisco
- Start-up Chile per imprenditori interessati al Cile
- Dove sono le startup?
Potete naturalmente contribuire a questo articolo segnalando notizie o fatti interessanti, raccontare la vostra esperienza o, semplicemente condividere il link sui social network cercando di attirare persone che possano fare utili e costruttivi commenti.
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