L’articolo spiega la costruzione e l’interpretazione delle carte di controllo per attributi.
L’articolo spiega la costruzione e l’interpretazione delle carte di controllo per attributi.
Il video mostra come in un piccolo stabilimento cinese vengano recuperate le vecchie luci di Natale per estrarre materie prime destinate alla fabbricazione di ciabatte e pantofole.
Le condizioni lavorative lasciano molto a desiderare e sono completamente assenti i dispositivi di protezione individuale. Inoltre anche la separazione con un uso massiccio di acqua non sembra essere proprio il massimo, sarebbe preferibile una separazione “a secco” con alcuni impianti più recenti molto più compatti ed ecosostenibili tipo questo, prodotto da un’azienda italiana.
Questo articolo, come d’altronde anche quello originale raggiungibile a questo indirizzo, ha lo scopo principale di sensibilizzare i consumatori sul fatto che i rifiuti, una volta gettati, non spariscono magicamente ma vengono gestiti in modo costoso dal mondo occidentale ed in modo quasi sempre scorretto ed eco-nonsostenibile da mondo orientale.
Chi lavora nella logistica si è posto oppure si è sentito chiedere almeno una volta nella vita la seguente domanda: qual’è il peso massimo che possso sollevare manualmente per legge e senza rischi per la salute?
Nonostante l’intento di chi pone la domanda sia quello di conoscere un valore limite oltre il quale movimentare il collo meccanicamente quindi miri ad ottenere una semplicissima risposta, un numero, non è ovviamente possibile rispondere in maniera così sintetica dato che il peso massimo sollevabile nella movimentazione manuale dei carichi (MMC) è frutto di alcune valutazioni tecniche della situazione specifica.
Per prima cosa individuiamo un limite superiore al problema; ovvero un peso limite sopra il quale sicuramente ogni dipendente non può operare manualmente ma esclusivamente assistito da altri lavoratori o, meglio, da idonei servomezzi.
Il panorama legislativo italiano ed internazionale è molto variegato e possiamo individuare, essenzialmente queste tre situazioni:
30 kg per i lavoratori e 20 kg per le lavoratrici maggiorenni mentre 20 kg e 15 kg per lavoratori e lavoratrici (rispettivamente) minorenni, secondo il NIOSH;
25 kg per i lavoratori e 15 kg per le lavoratrici, secondo l’allegato XXXIII al D.Lgs 81/08 che fa riferimento alla ISO 11228;
20 kg per le donne, secondo la Legge 653/1934.
Il limite che (a mio parere) è corretto seguire è il secondo e questo per due motivi importanti. In primis si tratta della fonte legislativa più recente ed in secundis è quella più cautelativa delle tre elencate, in altre parole rispettando la seconda situazione vengono automaticamente rispettati anche i limiti delle altre due.
Va precisato che il limite dei 25 kg per gli uomini e dei 15 kg per le donne è un limite di peso in condizioni ideali, ovvero sicuramente non è possibile movimentare manualmente nulla di più pesante ma potrebbe altresì essere necessario un aiuto meccanico (o da parte di altri colleghi) anche per movimentare pesi più leggeri.
Una corretta valutazione del rischio da movimentazione dei carichi (in assenza di movimenti molto ripetitivi) è quasi sempre svolta attraverso la procedura del calcolo del Lifting Index secondo il manuale NIOSH e delle altre tecniche collaterali sviluppate dagli esperiti del settore (tra tutti occorre ricordare Thomas Waters).
Tali tecniche saranno oggetto degli articoli dei prossimi giorni.
Vi siete mai chiesti quante informazion immagazzinano le aziende nel mondo? La risposta è difficile (se non impossibile) da dare però è facilmente immaginabile che si tratti di quantità enormi ed in costante crescita di settimana in settimana.
Ritengo però che l’immagine qui sotto, che ho trovato quasi casalmente, sia interessante in quanto ci permette di dividere la stima dei dati immagazzinati dalle aziende americane in base al settore. I primi tre posti della classifica sono occupati dalla produzione manifatturiera, il governo (inteso come amministrazioni ed enti pubblici) e il settore della comunicazione. Al quarto posto la produzione di processo. La differenza tra discrete manufacturing e process manufacturing sta nel fatto che la prima genera prodotti maggiormente personalizzati rispetto alla seconda che produce prodotti indifferenziati. Il quindto posto, a sorpresa, è occupato dalle banche, molte persone con cui ho parlato si aspettavano che fosse, come minimo, nella top 3. Seguono il settore medico, il settore della sicurezza (inteso come security), quello professionale e le vendite.
I dati sono indicati in petabyte (PB), ovvero un milione di Gigabyte.
Big data (immagine basata su dati della Mc Kinsey Global company)
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