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ingegneria ed innovazione

Author: Nicola S. (page 20 of 50)

the Business Model Canvas: individuare i canali

Dopo aver affrontato i blocchi Value Proposition, customers segmentation e key partnership è momento di tuffarsi all’interno del blocco channels.

Tale blocco deve contenere l’elenco dei canali attraverso cui il team intende portare la value proposition ai clienti. A mio avviso questo blocco è uno dei più semplici da compilare, soprattutto se abbiamo riempito correttamente quello relativo alla value proposition e della segmentazione dei clienti.

Il libro Business Model Generation ci offre cinque spunti da seguire, corrispondenti alle cinque fasi che caratterizzano i canali:

  1. awareness;
  2. evaluation;
  3. purchase;
  4. delivery;
  5. after sales.

Si tratta, in altre parole, non solo di dare al cliente quello che è il nostro core business, ma anche di seguire quella parte (precedente), che solitamente viene individuata tra le competenze dell’area marketing. Bisogna individuare i canali attraverso cui vogliamo raggiunge i potenziali clienti informandoli dell’esistenza del nostro progetto, infomandoli della qualità del nostro progetto, convincerli a sceglierci, guidarli nell’acquisto del nostro prodotto o dei nostri servizi, fare in modo che ne usufruiscano (una volta acquistati) e assicurare un’adeguata assistenza post-vendita.

business model canvas: channels

business model canvas: channels

Nonostante Alexander Osterwalder collochi in fondo all’elenco anche il punto after sales, questo non deve farci commettere un errore. Bisogna mantenere una certa distinzione tra il blocco channels ed il blocco customer relationship (che verrà affrontato nei prossimi giorni): il blocco channels individua essenzialmente un canale pratico attraverso il quale forniamo assistenza post vendita mentre il blocco customer relationship individua un modo per mantenere, anche dopo la vendita, un legame con il cliente.

Per esempio, nella compilazione di un business model canvas per una piccola società di vendita braccialetti per corrispondenza, tutte le attività legate alla comunicazione con  i clienti che hanno già ricevuto i braccialetti ordinati e con lo scopo di avere dei feedback sulla loro esperienza va indcato nel blocco customer relationship. Le attività legate alla sostituzione dei prodotti ai clienti che hanno ricevuto della merce danneggiata oppure vogliono renderla al venditore vanno indicate nel blocco channels.

Questo è probabilmente il blocco più semplice da compilare ed al tempo stesso quello dove, di solito, si concentrano i maggiori flussi di innovazione rispetto ai vecchi modelli!

Gli strumenti per il modello di business

Vediamo oggi una conferenza abbastanza lunga (poco meno di un’ora) in cui Alexander Osterwalder (autore del libro Business Model Generation) e l’imprenditore “seriale” Steve Blank ci parlano del Business Model canvas.


In alcuni momenti l’audio non è buono ma trovo comunque interessante la visione del filmato per vedere un po’ come si muove Alex Osterwalder. Ho letto molto quello che ha scritto ma è una delle prime volte che lo vedo presentare durante un video.

Registrato il 25 gennaio 2012.

Tesco apre un market (virtuale) in metropolitana

Molti italiani non conoscono la catena Tesco in quanto non ha punti vendita nel nostro Paese ma, nel resto del mondo, la sua diffsione è davvero enorme. Il motivo per cui oggi parliamo di Tesco è dovuto ad una notizia, in realtà, vecchia di qualche mese ma comunque interessante.

Il gigande della grande distribuzione organizzata ha infatti sperimentato in Korea un nuovo tipo di store basato su una serie di pannelli pubblicitari rappresentanti le esatte fotografe degli scaffali di uno dei propri supermercati. Fin qui nulla di nuovo se non per il fatto che gli utenti, in particolare i viaggiatori della metropolitana in attesa del proprio treno, possono fare la spesa semplicemente scansionando il QRcode abbinato a ciascun prodotto e, dopo il checkout, richiedere che quanto acquistato venga consegnato a casa in giornata.

Negozio Tesco in metropolitana (Sud Korea)

Negozio Tesco in metropolitana (Sud Korea)

L’idea di spostare uno store brick and mortar in uno virtuale in un luogo molto frequentato di una metropoli è sicuramente innovativa ed ha avuto una buona risposta da parte dei media che hanno parlato abbondantemente di una notizia così curiosa.

Personalmente trovo che l’idea così realizzata vada vista come strategia promozionale più che come strategia distributiva. Consideriamo il fatto che l’attesa media di un treno della metro raramente supera i 10 minuti, tempo nel quale anche la casalinga più veloce del mondo non riesce a decidere l’acquisto di più di 3 o 4 prodotti, decisamente pochi per assorbire i costi logistici legati alla consegna effettuata in giornata.

Ad ogni modo, come si vede in una delle schermate finali di questo video, le installazioni della App per l’acquisto via smartphone sono rapidamente aumentate grazie a questa trovata che si può quindi dire riuscita!

Un ulteriore dichiarazione di Ken Towle (direttore del settore Internet retail di Tesco) ci aiuta a capire le finali promozionali dell’inziativa:

This isn’t just about moving customers from using one channel to another it’s also about attracting new customers. Online is becoming increasingly important. We are responding to the wider use of smartphones as there’s a huge amount spent online via mobile. It’s another way of providing customers with access to Tesco.

Pubblicità dell’eyePhone [Futurama]

Ora che l’evento di presentazione dell’iPhone 5 e degli altri prodotti Apple giunge al termine facciamoci quattro risate con questo estratto da Futurama dove Fry decide di acquistare l’eyePhone.

Purtroppo il volume è piuttosto basso quindi alzate il volume.

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