Scommetto che pochi di voi hanno mai sentito parlare del programma vocation-vacation.
Molto semplicemente si tratta di un programma sviluppatosi nel mondo anglosassone da pochi anni che permette, durante le ferie, di cambiare lavoro. A prima vista può effettivamente sembrare una pazzia ma le persone che aderiscono a simili programmi sono in rapida crescita (nel modno anglosassone ok, dove c’è una mentalità diversa dalla nostra).
In pratica il programma mira a dare l’opportunità a dipendenti di lavori più intellettuali che manuali (come impiegati, avvocati, consulenti di direzione, …) di fare un altro lavoro per qualche giorno con lo scopo di tagliare la routine e, spesso, perseguire qualche sogno rimasto nel cassetto.
Grazie a questo programma dunque (pagando!) un avvocato può passare qualche giorno a fare il pasticcere, un rappresentante pò diventare bagnino, un dentista può diventare temporaneamente un giardiniere, un manager può diventare maestro d’asilo…
E’ piuttosto facile pensare che un’dea simile possa faticare notevolmente a prendere piede anche nel nostro Paese per vari motivi (poca possibilità di “accumulare” lunghi periodi di ferie tutti insieme, diversa mentalità, difficoltà ad intraprendere un mestiere per pochi giorni, …) però, potendo partecipare, quale mestiere vi piacerebbe fare?
Non va dimenticato un ulteriore fattore: il provare diversi lavori potrebbe finalmente dare la spinta necessaria al lavoratore per mollare il lavoro che odia e fare qualcosa che più lo appassiona.
Come dice il Karimanifesto (punto 16):
If you do not like your job, quit!